Bruce Gernon jr e suo padre erano a bordo del suo Beechcraft Bonanza. Erano partiti dall’isola di Andros, nelle Bahama, diretti in florida, a Palm Beach. Avevano preso quota quando Bruce vide davanti a sé una nube a forma di sigaro.
Era il 4 dicembre del 1970 e Bruce pensò di accelerare per uscire più in fretta dal tunnel formato dalla nube, sul fondo del quale vedeva il cielo blu. La strana nube sembrava avvolgere il velivolo e accompagnarlo e non era per niente simili a tutte le altre nubi che si incontrano volando nei cieli.
Bruce in seguito ebbe modo di raccontare che “la muraglia era di un bianco accecante, con delle piccole nubi bianche che ruotavano in senso orario tutt’attorno“. L’aereo sembrava avesse una velocità innaturale. Sia Bruce che suo padre si sentirono stranamente leggeri in quella velocità, poi l’aereo uscì dalla nube e passò in una foschia verdognola, non nel cielo blu che aveva intravisto poco prima.
Gernon cercò di capire cosa stesse succedendo e guardò gli strumenti di controllo del suo velivolo. Scoprì con stupore che la bussola ruotava in senso antiorario e che l’attrezzatura di bordo era inutilizzabile. Non poteva nemmeno chiamare il controllo radar per dare, o ricevere spiegazioni.
Guardò verso la terra e scorse un’isola al di sotto della foschia verde. La scambiò per Bimini, ma poi si accorse che era invece la spiaggia di Miami. Com’era possibile fosse arrivato in metà del tempo previsto? Era incomprensibile! Atterrò all’aeroporto di Palm Beach e verificò l’orario.
Ci aveva messo quarantacinque minuti ad arrivare, invece che settantacinque e in più aveva risparmiato dodici galloni di benzina. Era un fatto inspiegabile! Bruce si convinse di aver fatto uno strano viaggio nel tempo e nello spazio. Aveva attraversato il triangolo delle Bermude, gli era capitato un fatto strano, ma si sentiva fortunato perchè poteva raccontarlo.