Nel 1952 vi furono ben 1501 segnalazioni di avvistamenti UFO, una cifra sbalorditiva, un boom mai visto. Il progetto Gruge, che era stato ripreso, e al cui comando era stato assegnato il comandante Edward J. Rupperlt, venne trasformato nel progetto Blue Book, entità separata.
Rupperlt fece una mossa molto saggia: legò al progetto alcuni ufficiali dell’Air Defense Command, in modo da avere i fotogrammi delle immagini radar che potessero individuare possibili UFO. Passarono così alla storia le famosi luci di Lubbock.
Nelle due settimane tra agosto e settembre del 1951 centinaia di persone videro strani oggetti nel cielo sopra Lubbock, nel Texas. Tutto cominciò la sera del 25 agosto quando un uomo e una donna videro passare, a circa trecento metri d’altezza, un enorme UFO sulle cui strutture alari lampeggiavano lucine azzurre.
Una ventina di minuti più tardi tre professori universitari videro sfrecciare nel cielo una formazione semicircolare di luci che poi sparirono rapidamente. Un’ora dopo gli oggetti ripassarono in formazione. Il giorno seguente una vicina stazione radar segnalò un oggetto non identificato ad un’altezza di 3.900 metri che si spostava a 1.450 km/h, più veloce di qualsiasi aereo.
Furono decine le persone che a Lubbock e nelle vicinanze che affermarono di aver visto le luci e una donna disegnò un oggetto simile a quello visto il giorno precedente dai due coniugi. Le luci tornarono nuovamente cinque giorni dopo e Carl Hart junior, matricola di un college, riuscì a sc attare delle fotografie con una Kodak. Le luci si muovevano in formazione a “V”.
Questa formazione era però differente da quella avvistata dai tre professori e uno scienziato, Donald H. Menzel cominciò a sostenere che non esistevano gli extraterresti e le foto, non avrebbero potuto essere scattata se gli oggetti andavano a quella velocità. Alla fine venne concluso che le luci potevano essere ritenute un fenomeno naturale, quindi niente UFO.
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