In passato, come abbiamo raccontato quache tempo fa, c’erano i tempestari, persone che potevano agire sulle nuvole, allotanandole o facendo venire temporali. Streghe, stregoni, sacerdoti druidi e sciamani sembrava avessero lo stesso potere e cioè di intervenire sulle forze della natura.
Erano in grado di influenzare la natura e le sue manifestazioni, tra queste anche i movimenti delle nuvole e la loro presenza. In molti sostenevano questo in un lontano passato, ma c’è chi pensa sia ancora possibile, o almeno sia stato possibile non molto tempo fa.
Nel 1956, ad esempio, Rolf Aleander, un medico londinese, asserì di essere in grado di dissolvere le nuvole concentrandosi su di esse grazie ad un particolare tipo di energia umana che poteva essere efficace anche a distanza. Per dimostrarlo organizzò una dimostrazione alla presenza anche della stampa.
Naturalmente, ogni volta che qualcuno parla di poteri della mente o tanto particolari da essere insoliti, rari, o solamente sognati, gli scettici entrano all’opera. La prima cosa che inevitabilmente si pensa è che sia uno scherzo, oppure un abile trucco.
In questo caso i giornalisti, di per sè sempre piuttosto restii a credere a qualcosa, a meno che non la vedevano, giunsero a Holne Tor, nel Devon, dove Alexander li aspettava per la dimostrazione. Il medico si concentrò. In quel momento nel cielo c’erano parecchie nuvole, ma lui ne prese di mira una, la scelse come bersaglio. Quella stessa nuvola scomparve nel giro di quattro minuti. Le due vicine divennero leggermente più grandi, ma quella scomparve letteralmente da cielo. Un giornalista affermò che gli risultava ora difficile pensare che Alexander non potesse veramente far scomparire le nuvole.
Il medico spiegò poi che aveva il potere di agire solamente sulle nuvole cumuliformi perchè erano in un equilibrio così precario che l’energia mentale umana ne poteva disgregare le cariche. Naturalmente gli esperti di metereologia sostennero che era risaputo che le nuvole cumuliformi si disgregano autonomamente in 15-20 minuti così ritennero imputabile a madre natura la sparizione della nuvola e non ad Alexander.