La libera volontà dell’uomo sta nello scegliere tra il bene e il male, quindi quando si imbarca su peccato, ha bisogno principalmente dal diavolo, in particolare nelle azioni di streghe, di cui si è fatto per il male. Pertanto sembra che il male del diavolo è la causa del male nell’uomo, in particolare in streghe.
Sostengono che la stregoneria ha la sua origine in l’influenza delle stelle: In primo luogo, non è possibile che essa è stata originata da astromancers, ruote di oroscopi e indovini perché se il vice di stregoneria negli uomini è causato da l’influenza delle stelle, in considerazione della varietà dei caratteri maschili, e per la difesa della vera fede, una distinzione deve essere mantenuta, cioè, in due modi in cui essa può essere intesa dagli uomini di carattere.
Va detto che l’influenza delle stelle è in una certa misura favorevole per la malvagità delle streghe, non vi è alcuna influenza sulle quali gli organismi che li predispone, piuttosto che a qualsiasi altro tipo di opere o virtuoso o vizioso: ma questa disposizione non deve essere considerata necessaria, immediata, e sufficiente, ma a distanza e contingente.
Per Tolomeo nel Almagest dice: Un uomo saggio sarà il comandante delle stelle. Anche se, Saturno e la malinconia ha una cattiva influenza e Giove è una buona influenza, la congiunzione di Giove e Saturno può disporre gli uomini ad avere litigi e discordie, ma, attraverso la libera volontà, che gli uomini in grado di resistere inclinazione, e molto facilmente con il aiuto della grazia di Dio.
E ancora non è valida obiezione alla citazione di S. Giovanni Damasceno, dove dice (Libro II, cap. VI), che le comete sono spesso il segno della morte del re. S. Giovanni ritiene che una cometa non è una creazione naturale, né è una delle stelle nel firmamento; Pertanto né il suo significato, né influenza è naturale. Egli afferma che le comete non sono delle stelle che sono stati creati in principio, ma che sono fatte per una particolare occasione, e poi sciolta, con comando divino. Questo è il parere di S. Giovanni Damasceno. Dio, però, da un tale segno preannuncia la morte del re, piuttosto che di altri uomini, perché da questo può derivare la confusione di un regno.
E non vi è alcuna difficoltà a parere dei filosofi, che affermano che una cometa è generata nella parte alta dello spazio vicino al fuoco, e che un mondo di congiunti che caldo e secco vapore assume la somiglianza di una stella. E secondo questo punto di vista, non di per sé, ma per caso, secondo quanto prevede la morte che procede dal caldo e secco infermità e poiché per la maggior parte dei ricchi sono alimentati con le cose di una natura calda e secca, quindi a volte molti di questi ricchi muoiono, tra cui la morte di re e principi è il più notevole. Questo punto di vista non è lontano dalla visione di S. Giovanni Damasceno, quando attentamente considerata, salvo per quanto riguarda il funzionamento e la cooperazione degli Angeli, che anche i filosofi non possono ignorare. Infatti, quando i vapori nella loro aridità e il calore non hanno nulla a che fare con la generazione di una cometa, anche allora, per ragioni già esposte, una cometa può essere costituita dal funzionamento di un angelo.
In questo modo la stella che preannunciò la morte di S. Tommaso non è stato una delle stelle nel firmamento, ma è formata da un angelo comodo da parte di alcuni materiali, e, dopo aver eseguito la carica, è stato ancora sciolto.