Oggi vedremo altre invocazioni e canti alle divinità, sia maschili che femminili. Come già sapete, le divinità hanno un ruolo fondamentale all’interno del nostro credo, ognuna di esse ha un ruolo definito, e le invocazioni rivolte a loro devono essere fatte con prudenza e serietà.
Le invocazioni di oggi saranno rivolte al Dio, alla Dea.
CANZONE DELLA DEA
Io sono la Grande Madre, adorata da tutto il creato, ed esisto da prima della sua coscienza. Io sono la forza femminile primordiale, senza confini ed eterna.
Io sono la casta Dea della Luna, la Signora di tutta la magia. I venti e le foglie che si muovono cantano il mio nome. Io porto la falce di Luna sulla fronte, ed i miei piedi riposano tra i cieli stellati. Io sono i misteri non ancora risolti, un sentiero nuovamente intrapreso. Io sono un campo non toccato dall’aratro. Gioite in me e conoscete l’abbondanza della gioventù.
Io sono la Madre benedetta, la graziosa Signora del raccolto. Io sono vestita dalle profonde, fredde meraviglie della Terra e dall’oro dei campi carichi di grano. Da me sono governate le maree della Terra; tutte le cose raggiungono la maturazione secondo le mie stagioni. Io sono rifugio e guarigione. Io sono la Madre donatrice di vita, meravigliosamente fertile.
Adoratemi come l’Anziana, portatrice del ciclo della morte e della rinascita mai rotto. Io sono la ruota, l’ombra della Luna. Io governo le maree delle donne e degli uomini e do sollievo e rinnovamento alle anime stanche. Anche se l’oscurità della morte è il mio dominio, la gioia della nascita è il mio dono.
Io sono la Dea della Luna, della Terra, dei Mari. I miei nomi e le mie forze sono molteplici. Io riverso magia e potere, pace e saggezza. Io sono l’eterna Fanciulla, Madre di tutti, ed Anziana dell’oscurità, ed io vi mando benedizioni di amore illimitato.
INVOCAZIONE AL DIO
Io sono il radioso Re dei Cieli, inondo la Terra di calore ed incoraggio i semi nascosti della creazione ad irrompere e manifestarsi. Io sollevo la mia lancia luccicante per illuminare le vite di tutti gli esseri ed ogni giorno riverso il mio oro sulla Terra, scacciano i poteri dell’oscurità.
Io sono il signore delle bestie selvatiche e libere. Io corro con il leggiadro cervo e volteggio come un falco sacro nel cielo scintillante. Le antiche foreste ed i posti selvatici emanano i miei poteri, e gli uccelli dell’aria cantano la mia santità.
Io sono anche l’ultimo raccolto, offro grano e frutta sotto la falce del tempo in modo che tutti possano essere nutriti. Perché senza semina non ci può essere il raccolto; senza inverno, niente primavera.
Adoratemi come il Sole della creazione dai mille nomi, lo spirito del cervo cornuto nella foresta, il raccolto infinito. Osservate nel ciclo annuale delle feste la mia nascita, morte e rinascita –e sappiate che tale è il destino di tutte le creature.
Io sono la scintilla della vita, il Sole radioso, colui che dà pace e riposo, e mando i miei raggi benedetti a riscaldare i cuori e rafforzare le menti di tutti.
IL CANTO DI BENEDIZIONE
Possano i poteri dell’Uno,
La fonte di tutto il creato;
Immanente, onnipotente, eterno;
Possa la Dea,
La Signora della Luna;
Ed il Dio,
Cacciatore Cornuto del Sole;
Possano i poteri degli Spiriti delle Pietre,
Sovrani dei regni elementali;
Possano i poteri delle stelle sopra e della Terra sotto,
Benedire questo luogo, e questo tempo, e me che sono con Voi.