Oggi per la mitologia nordica cercheremo di conoscere due divinità, Njördhr e Freyr.
NJÖRDHR
E il terzo dio che vive in cielo a Nòatùn ed ha dei poteri strabilianti. Più dirompente del vento, colui che rende calmo il mare e spegne il fuoco, il Dio che tutti i marinai invocano durante i viaggi e la pesca.
Dato che immerso nelle acque marine, ha la carnagione coperta di salsedine, il volto scuro, ed abbronzato con innumerevoli rughe.
Il Dio Njórdhr aveva avuto rapporti sessuali con la sorella, come per tutti i Vani, e dalla loro unione nacquero Freyr e Freya, stupende divinità dell’amore e della fertilità.
Dopo il trattato di pace stipulato fra gli Asi e i Vani, Njórdhr, essendo andato a vivere ad Asgard, per onorare gli dèi, ha poi sposato Skadhi, l’enorme signora delle nevi e figlia di Thiazi.
Il loro matrimonio non fu felice, poiché alla sposa Skandhi piacevano le nevi e non poteva starne lontano, mentre a Njórdhr piacevano le acque del mare dal cui non poteva essere lontano, del resto per non infrangere l’unione, i due sposi arrivarono ad un compromesso, cioè per nove giorni avrebbero soggiornato nelle montagne di Thrymheim, altri nove nella residenza di Noatun.
FREYR
Era figlio del dio Njórdhr e della sorella di quest’ultimo ed appartenente alla stirpe dei Vani. Dio e dispensatore di abbondanza, perfetto esteticamente, divinità della pioggia, e delle stagioni.
Freyr sposa la dea Gerdh, affascinato dalla sua bellezza, la chiese in sposa, chiedendo prima al suo servo Skirnir di conquistare il suo l’amore in cambio della sua spada d’oro.Da questo matrimonio nacque Fjölnir.
Freyr per viaggiare aveva un magnifico cocchio trainato da Gullinbursti, un cinghiale dalle setole d’oro, esemplare forgiato da artigiani. Essendo figlio de signore delle navi, Freyr ha la magica nave Skidhbladhnir che in ogni tratto d’oceano aveva le vele gonfiate da potenti folate di vento viaggiava ad una velocità assurda, e che al momento del bisogno poteva diventare minuscola ed essere messa in tasca.
Il Dio Freyr morirà poi al duello con Sutr, il signore degli spiriti maligni, poiché senza la sua spada d’oro donata al servo, andò all’incontro senza armi.