Oggi parleremo dei casi di fanatismo religioso, quel modo di vivere la vita in base a delle leggi, a delle ideologie dettate da altre persone o da divinità.
Tutto viene fatto nel nome di Dio, del Demonio o di un personaggio carismatico. Dalla fine degli anni sessanta, fino ai nostri giorni, sono stati commessi numerosi atti di fanatismo religioso, con conseguente perdita di vite, migliaia di persone sono morte per fanatismo perché sicure ed illuse, che attraverso quel credo, potessero arrivare ad una verità o verso l’Eden.
Da suicidio di massa a episodi di violenza inaudita, tutte riversate nell’arco degli ultimi trent’anni, in cui sette e culti particolari, hanno portato la gente ad atti estremi.
Il 5 ottobre 1994: C’è ancora del mistero dietro una duplice tragedia, sto parlando della setta del “Tempio del Sole“, guidata dal medico Luc Jouret (in foto), la cui sede delle stragi era sita in Svizzera. Durante una notte, la stessa notte, prendono fuoco due chalet, uno a Salvan e uno a Cheiry, distanti circa 200 chilometri l’uno dall’altro. Dopo che i vigili del fuoco riuscirono a spegnere le fiamme tra le rovine della villa di Salvan vengono trovati 25 cadaveri, mentre nella seconda 23. Tutti loro erano seguaci di Jouret. La cosa strana è che nella stessa notte, in Canada, prende fuoco un altro appartamento di proprietà di Jouret con internamente altre cinque vittime.
Il 20 marzo 1995: la setta neobuddista “Aum Shinrikyo“, con alla guida il santone Shoko Asahara, fa una strage nella metropolitana di Tokyo attraverso il mortale gas Sarin. Le vittime sono 11, e gli intossicati sono 5.000.
Il 23 dicembre 1995: sempre la setta del “Tempio del Sole”, dopo solamente più di un anno dal suicidio collettivo Svizzero, torna a fare strage. 16 morti, ma questa volta in un bosco a est di Grenoble, verso le alpi franseci. Sono stati ritrovati i corpi carbonizzati disposti a cerchio intorno ad un altare. Tra le vittime anche 3 bambini, uno di 2, uno di 4 e 6 anni.