Samhain (termine gaelico che stava a rappresentare la stagione invernale) conosciuta da tutti come il 31 ottobre, la festa di Halloween o il giorno di Ognissanti, in realtà ha un significato ben più profondo. Prima di parlare del significato stesso, cercherò di darvi una prima infarinatura del significato della parola, perché è da lì che il tutto prende un significato. Il Samhain veniva celebrato dal tramonto del 30 ottobre sino al primo novembre.
Samhain (pronuncia esatta sàuin o sàun o sevèn) è un termine gaelico moderno che indica la stagione del generale inverno e, presso le antiche popolazioni celtiche indicava l’inverno stesso. Nella cultura del galles, il termine samhain è noto anche come Calan Gaeaf, mentre in quella irlandese Samhain rappresenta il mese di novembre; Bealtaine quello di maggio e Lùnasa quello di agosto.
Presso i Celti, e grazie all’unica testimonianza archeologica “il calendario di Coligny”, si ritiene che l’anno celtico si dividesse in 4 parti: Samhain (inverno); Imbolc (primavera); Beltane (estate); Lughnasadh (autunno). La popolazione celtica era influenzata da cicli lunari e stelle che tracciavano lo scorrere dell’anno agricolo con l’iniziare del Samhain.
In Irlanda, oggi, la parola Oìche Shamhna sta ad indicare la notte di Halloween; i falò, importantissimi per questa festa, ed una volta accesi i falò, tutti gli altri fuochi venivano spenti ed ogni famiglia del posto prendeva dal nuovo falò il fuoco.
Come in quasi tutte le feste celtiche, il Samhain veniva celebrato in più livelli: Materialmente era il tempo della raccolta, periodo in cui si immagazzinava il cibo per la fredda stagione invernale, in cui i debiti venivano saldati. Essere soli in questo periodo significava pericolo per se stessi e per la propria anima; dal punto di vista Spirituale, la festa serviva per contemplare.
Per i celti morire con onore ed in questo periodo dell’anno significava vivere nella memoria di tutti attraverso una grande festa, una festa in cui si tenevano raduni nei boschi; accensioni di fuochi sacri sulle colline; sacrifici di animali; maschere grottesche accompagnati da vestiario particolare; lanterne fatte da cipolle intagliate con internamente braci del fuoco sacro: riti sacrificali che poi vedevano la pelle del povero animale addosso alle persone (serviva per allontanare i spiriti maligni).
Domani la seconda parte
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