Si parla spesso della magia in base alla sua intensità ma non si parla spesso, ponendo la giusta attenzione, dei luoghi nei quali la stessa può essere in grado di trovare il suo più alto compimento: vediamo insieme quali sono gli spazi nei quali la magia bianca è presente in modo importante a Torino.
Flussi di energia positiva e magia bianca
Non molti ne sono a conoscenza ma Torino è soprannominata la città magica non per via della sua stupenda bellezza ma perché a questo agglomerato urbano sono legate molti miti e leggende parte di culti esoterici che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Secondo coloro che studiano l’esoterismo la città sarebbe uno dei punti del triangolo della magia bianca e la ragione starebbe del fatto che Torino è stata fondata nel punto in cui il fiume Po, il quale indicherebbe il sole e la Dora, che rappresenterebbe la luna, confluiscono portando ad un accumulo di magia positiva.
Non sarebbe inoltre da ignorare nemmeno il fatto che il quarantacinquesimo parallelo attraversa il centro della città di per sé già dotata di molte porte magiche nei punti cardinali. Insomma, Torino è una città nella quale la magia bianca può essere eseguita avendo la certezza di un supporto speciale di tipo energetico. Ma quali sono i luoghi che si possono considerare magici per antonomasia? Il primo è senza dubbio la Gran Madre di Torino, una delle chiese più belle della città, luogo di culto che nasce ai piedi della collina torinese e vicino al Po.
A favorire questo forte flusso energetico del luogo vi sarebbero anche le due statue all’entrata che rappresentano la fede e la religione e che mostrerebbero il luogo dove, secondo la leggenda, sarebbe nascosto il Sacro Graal, ovvero il calice dal quale Gesù Cristo avrebbe bevuto nel corso dell’ultima cena.
Museo egizio e reperti magici
Tra i luoghi magici di Torino vi è anche Piazza Castello e più nello specifico il punto dove è stata costruita la Fontana dei Tritoni di Palazzo Reale, ovvero il luogo dove si troverebbe l’epicentro dell’energia positiva di tutta la città. Secondo gli appassionati di esoterismo questo tratto rappresenterebbe il confine che separa la città bianca da quella nera: quella dei vivi e quella dei morti.
Un forte flusso di magia bianca sarebbe percepibile anche all’interno del Museo egizio dove sono conservati dei reperti dotati di grande forza positiva: si parla in particolare degli oggetti legati a Thutmosi III, in totale antitesi rispetto a quelli dotati di energia negativa legati al faraone Tutankhamon e alla testina mummificata del malefico Seth.