Adeste fideles è un canto natalizio il cui testo è stato trascritto dal signor John Francis Wade, che lo avrebbe ripreso da un tema popolare irlandese per darlo in uso a un coro cattolico, a Douai, una piccola cittadina a nord della Francia. Le origini di questo canto sono comunque ancora sconosciute e il solo dettaglio che si conosce è legato all’identità della persone che materialmente trascrisse il testo.
Il testo del canto è costituito da otto strofe di cui solo la I, V, VI e VII furono trascritte da Wade. Le strofe II, III e IV vennero composte da Étienne-Jean-François Borderies nel 1794 e una VIII da un anonimo. Di seguito ecco il testo e la relativa traduzione del canto natalizio.
Adeste fideles
Adeste, fideles, laeti triumphantes:
venite, venite, in Bethlem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite, adoremus (3x) Dominum.
En grege relicto, humiles ad cunas
vocati pastores approperant.
Et nos ovanti gradu festinemus.
Venite, adoremus (3x) Dominum.
Aeterni Parentis splendorem aeternum
Velatum sub carne videbimus.
Deum infantem pannis involutum.
Venite, adoremus (3x) Dominum.
Adeste fideles (traduzione)
Presentatevi, fedeli, lieti esultanti:
venite, venite a Betlemme.
Guardate colui che è nato, il re degli angeli.
Venite, adoriamo il Signore.
Ecco lasciato il gregge, all’umile culla
i pastori chiamati si affrettano.
E noi, esultanti al passo, corriamo.
Venite, adoriamo il Signore.
Lo splendore eterno dell’eterno Padre
velato nella carne vedremo,
Dio bambino avvolto dalle fasce.
Venite, adoriamo il Signore.
Ti potrebbe interessare anche:
Il rituale natalizio
Le origini degli addobbi natalizi
Photo | Thinkstock