E così, nella storia della famiglia Mauerova, entra in gioco la figura di un uomo, Jan Turek. L’uomo convinse le donne che i bambini avrebbero dovuto essere torturati anche per i peccati che non avevano ancora commesso ma che di certo avrebbero compiuto in un futuro non troppo lontano.
E così i due piccoli bambini di otto e dieci anni continuarono a essere seviziati e torturati a lungo in un modo crudele e impensabile. La madre per giustificare la loro assenza da scuola li fece addirittura cancellare dall’elenco degli iscritti dicendo alla preside che si sarebbero trasferiti da un’altra parte.
Ma le torture continuarono fino a quando un terribile giorno Klara si presentò davanti ai suoi figli con un coltello, cominciando a prelevare dal loro corpo piccole porzioni di pelle. Ondrej e Jakub – questi i nomi dei bambini – vennero costretti dalla madre a mangiare la carne prelevata. Un vero e proprio orrore, insomma, destinato a non finire. Le torture durarono infatti per sei lunghi mesi fino a quando la famiglia Mauerova fece un passo falso ovvero si armò di baby camera per seguire dalla cucina le torure che avvenivano dall’altra parte della casa. E fu un errore colossale, perché un giorno – complice una interferenza – il vicino di casa della famiglia Mauerova assistette per sbaglio a quelle scene raccapriccianti e denunciò tutto alla Polizia che irruppe nell’abitazione per porre fine a auell’incubo.
Ti potrebbe interessare anche:
LA MOSTRUOSA FAMIGLIA MAUEROVA (PRIMA PARTE)
FAMIGLIA MAUEROVA, LA STORIA (SECONDA PARTE)
FAMIGLIA MAUEROVA, TRA SEVIZIE E VIOLENZA (TERZA PARTE)
Photo | Thinstock