La memetica, conosciuta anche come scienza del meme, è nasce da Richard Dawkins nel 1976: è lui a parlarne per la prima volta nel suo libro intitolato Il gene egoista.
Intanto che cosa è un meme? E’ una entità di informazione legata al concetto di cultura umana che è possibile trasferire da una mente all’altra; è insomma una unità di evoluzione culturale che si propaga e che rappresenta la stessa cosa che rappresenta il gene per la genetica. Quando si parla di passaggio da una mente all’altra, in memetica, si intende anche un supporto simbolico di memoria (quindi in concreto un libro o un archivio dati per esempio). Nonostante la memetica prenda il via con Richard Dawkins, occorre dire che già un trentennio prima, era il 1945 circa, l’idea di meme era già presente nello scritto As We May Think di Vannevar Bush.
Nel libro in questione veniva descritta nei minimi particolari una sorta di macchina immaginaria chiamata Memex e che aveva la capacità di migliorare la memoria dell’uomo, consentendogli di archiviare informazioni e andarle a ripescare nel momento del bisogno. Attraverso questa macchina l’individuo era dunque in grado di archiviare alcune informazioni e richiamare poi quelle stesse informazioni attraverso meccanismi di associazione molto simili a quelli che oggi vengono catalogati come ipertesti.
Insomma la memetica ha origini antiche e, in generale, può essere definita come quella scienza che parte da alcune idee, trasferite da mente a mente, e le fa diventare autonome, trovando poi, nel mondo circostante, capacità di diffusione e replicazione.
Foto | Thinkstock