Sepolti vivi: il caso della ragazza in Honduras che è stata dichiarata morta e seppellita viva, una tragica tragedia.
Essere sepolti vivi è forse una delle più grandi paure e dei peggiori incubi che noi tutti abbiamo. Immaginate, solo per un momento di andare a dormire e poi risvegliarvi chiusi in una scatola: dapprima ci sarà confusione e poi quando capirete di essere chiusi in una bara, sotto terra, senza nessuno che possa udirvi, sarete colti da un panico mortale, inizierete a trovare una via di uscita, a spingere, a grattare, ad urlare fino a quando non capirete che tutti i sforzi sono vani, e lentamente, molto lentamente perirete. Un morte piena di agonia.
Spero vi abbia reso bene l’idea perché è esattamente quello che è successo ad una povera ragazza, creduta morta dai parenti e seppellita viva, immaginate l’orrore che deve aver provato, ma leggiamo insieme cos’è successo.
E’ accaduto in Honduras, la terribile tragedia che ha visto come protagonista Neysi Peres, 16enne. I genitori hanno trovato il suo corpo privo di vita, nel bagno della sua casa, dopo un breve tentativo dei medici di rianimarla l’hanno dichiarata morta a causa di un infarto.
Si è celebrato dunque il funerale e il seppellimento della salma. E’ stato suo marito, Rudy Gonzalez, che il giorno dopo si è recato alla tomba della moglie ed ha sentito le urla della moglie, che cercava di chiedere aiuto. Invano purtroppo sono stati i soccorsi, accorsi troppo tardi sul posto. Quando finalmente l’hanno estratta la ragazza era già morta per asfissia. Neysi Peres aveva lottato con tutte le sue forze per liberarsi, le punta delle dita erano livide, le unghie spezzate e sanguinanti, il vetro della finestrella della bara rotto, vano tentativo di ricevere un po’ di ossigeno, che ovviamente non è bastato.
I medici ed i pompieri estratto il corpo dalla bara l’hanno portata in ospedale nel tentativo di rianimarla ma ovviamente senza successo, ed è stata dichiarata per la seconda volta morta, questa volta definitivamente. Purtroppo si è anche scoperto che con la sua vita si è spenta anche la vita del piccolo che portava in grembo, di appena 3 mesi.