Il Dio Ares è la divinità greca della guerra; egli è sempre stato considerato un dio sanguinario e irrazionale, rappresentazione degli aspetti più violenti delle guerra, e non di quelli più nobili. Ares non era ben visto dai greci stessi per il tradimento ch’egli fece durante la guerra di Troia, dove risultò peraltro perdente. Il Dio Ares, nonostante il suo brutto carattere veniva però anche visto come un dio coraggioso, sempre alla guida dei giusti mortali e dispensatore della giovinezza gagliarda.
A lui Omero nell’Illiade ha dedicato un inno che omaggia in gran parte le sue grandi doti omettendo i suoi difetti e la sua indole crudele e sanguinaria. Oggi per la categoria “Inni Orfici” ci delizieremo leggendo con questo famoso inno dell’Illiade scritto da Omero.
“Ares vigoroso,dall’elmo d’oro,
possente auriga di carri,intrepido salvatore di città,armato di scudo,coperto di bronzo
instancabile lanciere dal braccio robusto,baluardo d’Olimpo
padre di Nike gloriosa,sostegno di Temi,
dominatore dei nemici,guida degli uomini giusti,
maestro di coraggio,che ruoti il tuo disco infuocato
fra gli astri delle sette vie,dove i cavalli
fiammanti ti portano in eterno lungo la terza orbita:
ascoltami,tu che difendi i mortali e dai giovanile vigore
fa’ scendere dall’alto sulla mia vita la tua luce
mite e la tua forza guerresca ,così che io possa
scrollare dalla mia testa l’odiosa viltà
e piegare nel cuore le passioni che ingannano l’anima
e frenare l’acuto impulso dell’ira,che mi spinge
a entrare nella mischia agghiacciante. Tu, dammi,
o beato,il coraggio di rispettare le norme della pace ,
sfuggendo alla rissa dei nemici e alla morte crudele. ”