Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca delle feste celebrate dal calendario esoterico e soffermiamoci alla Notte di San Giovanni, in programma per il 24 giugno di ogni anno. Questa festa è una delle più antiche e, soprattutto in passato, rappresentava l’inizio ufficiale dell’estate.
Ma non solo, perché una delle tradizioni più ricorrenti, nella Notte di San Giovanni, era quella legata alla raccolta di alcune erbe che si credeva fossero miracolose e portassero alla guarigione immediata. Ecco perché in questa notte tutti si dedicavano alla raccolta di queste erbe. Ma le tradizioni portate avanti durante questa nottata erano tantissime e molte si sono tramandate nel tempo.
Intanto si accendevano i falò, perché il fuoco veniva considerato purificatore come la rugiada e dunque aveva la funziona di ripulire depurare in vista dell’estate. Quindi nella Notte di San Giovanni venivano fatti grandi falò sui quali venivano fatte bruciare tutte le vecchie cose. Il fuoco aveva dunque un valore simbolico e, da perfetta tradizione, veniva fatto in un grande calderone composto da 7 erbe diverse. La pratica di accendere il fuoco, inoltre, donava nuova forza perché rappresentava una sorta di taglio con il passato dal quale si recuperavano energie in vista del futuro. Altre tradizioni hanno sempre accompagnato la Notte di San Giovanni. Per esempio si comparava l’aglio, per assicurarsi un anno prosperoso; a mezzanotte si doveva cogliere un ramo di felce e tenerlo in casa per aumentare i guadagni nei mesi successivi. E ancora, venivano mangiate le cosiddette lumache di San Giovanni con tutte le corna che assumevano il significato di discordie e preoccupazioni: mangiarle significava quindi demolire le avversità e liberarsi delle preoccupazioni.
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