Karma e reincarnazione sono indissolubilmente legati ed è facile capire il perché. Il primo altro non è che una legge di causa e di effetto applicata a ciascun individuo secondo cui si nella vita si raccoglie quello che si è seminato, per cui cose positive se ci si è comportati bene, cose negative se invece abbiamo peccato in qualcosa.
La reincarnazione, invece, può assumere molte sfumature sia per quanto riguarda la definizione che l’interpretazione. In generale, la reincarnazione è quel processo che porta lo spirito di ciascun individuo ad abbandonare il corpo, dopo la morte terrena, per traslarsi in un altro ente. E’ qui che entra in gioco il collegamento con il karma: perché tutto quello che ha seminato l’uomo prima di morire (fisicamente) entrerà in gioco in questo processo che porterà poi alla reincarnazione vera e propria.
► LA REINCARNAZIONE, ECCO QUANDO AVVIENE
Molte scuole cosiddette reincarnazionistiche accettavano il karma come legge determinante nel processo di reincarnazione (si credeva cioè che il karma potesse operare come grande dispensatore di ricompense per il bene e di punizioni per il male) anche se nel corso dei secoli questo concetto è stato spesso dibattuto e in parte lo è tutt’oggi. La reincarnazione e il karma sono comunque legati tra loro e, nonostate le varie teorie al riguardo (nei tempi e nei modi in cui questi due grandi concetti si legano tra loro), il pensiero comune è che non si possa affrontare il primo argomento senza considerare anche il secondo.
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