Quando si parla di legge di attrazione, il dubbio che molti si pongono è legato al rischio concreto di “sognare” troppo per il nostro futuro illudendosi e scoprendo il fianco a eventuali delusioni. Ma immaginare non è illudersi, ed ecco che vi spieghiamo il perché.
Intanto, occorre ricordare che alla base della legge di attrazione c’è la visualizzazione (ne abbiamo parlato a lungo, spiegando come sia diversa dalla preghiera e dalla meditazione). La visualizzazione – ovvero l’azione che ci porta a focalizzare una immagine e sperare che accada per il nostro futuro – può avvenire in due modi.
► IL RUOLO DELLA VISUALIZZAZIONE NELLA LEGGE DI ATTRAZIONE
Distaccandosi da ciò che si prevede, non provando dunque alcun tipo di emozione a immaginare una situazione che vorremmo accadesse nel nostro futuro; oppure coinvolgendosi emotivamente, associando alla visualizzazione sentimenti positivi e di felicità al solo pensiero di “immaginare”, appunto, quello che vorremmo accadesse per davvero.
Perché la legge di attrazione sia più efficace e possa influire positivamente sulla nostra esistenza occorre applicare la visualizzazione nel secondo modo che vi abbiamo descritto, provando già con anticipo, dunque, determinate sensazioni associate alla immagine visiva ed emozionale che desideriamo si realizzi. Ovviamente, quando ci caliamo in questa azione, dimentichiamo la realtà che ci circonda e immaginiamo una realtà parallela, che – lo ripetiamo – vorremmo diventasse parte concreta del nostro futuro.
Ecco perché immaginazione e illusione vanno di pari passo quando si parla di legge di attrazione: è fondamentale illudersi che una cosa bella accada, per immaginarla e vivere con anticipo tutte le sensazioni positive che potrebbe donarci qualora accadesse davvero nella nostra vita. Immaginazione e illusione, insomma, sono due facce della stessa medaglia che vanno quindi nella stessa direzione e concorrono a fare in modo che la legge di attrazione possa restituirci una vita piena di soddisfazioni e ottimismo.
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