Fin dalle antichità gli animali hanno assunto molteplici significati per rappresentare comportamenti umani o caratteristiche proprie della personalità o addirittura servivano a trovare un legame tra il divino e l’umano. È per questo che sono stati presi in forte considerazione anche dall’esoterismo e da tutti i tipi di magia. Uno tra gli animali con più significato magico sicuramente è il Gatto.
Nella cultura egizia il gatto ha sempre rappresentato una divinità in particolare, ossia Bastet, la dea raffigurata con sembianze di donna e la testa di gatto o in alcuni casi semplicemente come una gatta. Bastet era la figlia di del Dio Ra e rappresentava la dea della fertilità e della salute, legata al culto lunare. Invece, nel Medioevo il gatto veniva considerato un’essenza completamente diabolica, maligna, proprio perché è un’animale che si è sempre pensato sapesse vedere aldilà, al di là della realtà, un’animale che fosse immerso in un altro mondo, che riuscisse a vedere aldilà della vita, ma soprattutto aldilà della morte, quindi un’animale soprannaturale.
Il gatto esprime il simbolo di benessere, di armonia, d’indipendenza, d’osservazione e comprensione, infatti si dice essere un’animale molto empatico, che proprio per questa caratteristica è in grado di raccogliere su di sé tutti gli influssi negativi che lo circondano e neutralizzarli, un’animale di certo molto consigliato da tenere molto a stretto contatto, si dice che con il contatto fisico si può ottenere calma, serenità e pace. Inoltre è un simbolo di agilità spirituale e fisica, di sensualità, un’animale ammaliatore, simbolo in primis di libertà, ma al tempo stesso di mistero, un’animale che si può definire proprio magico, il detentore delle chiavi sia della realtà che dell’inconscio.
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