Stanotte tutto il mondo, volgerà lo sguardo verso il cielo, per vedere uno spettacolo straordinario, quindi per chi ne è in possesso, puntate il vostro telescopio ed osservate il cielo. Infatti, per chi non lo sapesse ancora, verso le ore 20.30, un enorme asteroide sfiorerà la terra. L’asteroide denominato “DA14”, 45 metri di diametro e con una massa di 135 mila tonnellate sarebbe in grado di distruggere una megalopoli, ma secondo i scienziati, non c’è rischio che si schianti con la Terra, ma solo che la sfiori regalando uno bello spettacolo, e regalando agli scienziati una grande opportunità per studiare l’oggetto da molto molto vicino, a proposito di questo l’esperto Adrea Milani, docente di Meccanica celeste nell’università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra, dice:
“Non ci sono rischi di collisione, si tratta di un’occasione unica per studiare così da vicino uno degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra, chiamati Neo (Near Earth Objects), altrimenti osservabili da vicino solo con costose missioni spaziali. Il sasso cosmico che si sta avvicinando alla Terra passerà all’interno dell’anello dei satelliti situati in orbita geostazionaria, a 35.800 chilometri dalla Terra ma, non colpirà nessuno dei satelliti perché la sua traiettoria non si intersecherà con essi”.
Esso fu scoperto nel febbraio 2012 da un gruppo di astrofili spagnoli del programma “La Sagra Sky Survey”, l’asteroide all’inizio ha destato apprensione perché si temeva potesse colpire la Terra nel passaggio del 2026. DA 14, così è stato denominato il grande asteroide, passerà a una velocità di 7,8 km al secondo a circa 27.600 chilometri dal nostro pianeta, una distanza pari a un decimo della distanza tra la Terra e la Luna, inferiore a quella di molti satelliti.
L’oggetto sarà visibile da quasi tutta Europa, compresa l’Italia, nei nostri cieli l’asteroide si alzerà fra le stelle della costellazione della Vergine, quindi salirà fra gli astri del Leone, poi solcherà l’Orsa Maggiore per dirigersi verso la Stella Polare.