Dizionario dell’esoterismo – dalla Erb alla Ere

di Gianni Commenta

 Erboristeria: E’ l’Arte della raccolta e della preparazione di piante medicinali ed aromatiche, che trovano utilizzazione in medicina, in profumeria ed in liquoreria.

Erboristeria ha origini molto antiche, che trovano i primi documenti scritti nel papiro egiziano conservato all’università di Lipsia, che si fa risalire al 1550 a.C., ed ai formulari cinesi del 1600 a.C. Attraverso Greci e Latini, e la scuola araba cui si debbono sciroppi, tinture e giulebbi, l’arte dell’ Erboristeria fu sempre praticata ed apprezzata; basti pensare che i primi orti botanici nacquero come orti dei semplici, per permettere agli erboristi o semplicisti di coltivare le loro piante preziose. In Italia l’erborista, ovvero colui che pratica l’ Erboristeria può esercitare la professione se munito del diploma rilasciato dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, dietro frequenza di un corso tenuto principalmente presso la facoltà universitaria di farmacologia di Bologna. Tra le piante officinali più comuni impiegate in medicina, si citano:

Aglio (Alium sativum): asettico, vasodilatatore, ipotensivo, espettorante;
Alloro (Laurus nobilis): digestivo, sudorifero;
Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens): analgesico, anti infiammatorio, uricolitico; Bardana (Arotium lappa): ipoglecimizzante, emolliente, apruriginoso;
Basilico basilicum officinale): tonico, antisettico;
Boldo (Peumus boldus): tonico, colicistimolante, colagogo, coleretico;
Camomilla (Camomilla matricaria): antiinfiammatorio, antispasmodico, antiacido;
Carciofo (Cynara scolymus): disintossicante, eporicostruttore;
China (Cinchona calisaya): antibiotico, stimolatore, ricostituente,
Cipolla (Allium cepa): diuretico, depurativo, ipoglicemico;
Cren (Armoracia eochlearia): vasodilatatore, antibiotico, diuretico;
Equiseto (Equisetum arvense): diuretico, ricostruttore osseo;
Finocchio (Foeniculum vulgare): eupeptico, galattagogo, digestivo;
Ginseng (Panax ginseng Meyer): rivitalizzante, tonico, stimolatore;
Ippocastano (Aesculus hippocastanum): vasocostrittore, tonico capillari, antiinfiammatorio;
Limone (Citrus limonis): astringente, antisettico, emostatico, diuretico;
Liquirizia (Glycyrrhiza glabra): emolliente, antiinfiammatorio, calmante;
Malva (Malva sylvestris): lassativo, emolliente, depurativo;
Melissa (Melissa officinalis): antalgico, antispastico, distensivo;
Menta (Menta piperita): tonico, asettico, antispastico;
Mirtillo (Vaccinium myrtillus): antidiarroico, antispastico, tonico;
Ortica (urtica dioica): diuretico, depurativo;
Prezzemolo (Petrosinum sativum): analgesico, depurativo, diuretico;
Rosmarino (Rosmarinus officinalis): sedativo, colagogo, ipertensore, tonico;
Ruta (Ruta graveolens): digestivo, analgesico, depurativo;
Salvia (Salvia lavandufolia): antisettico, estrogeno, colluttorio;
Valeriana (Valeriana officinalis): distensivo, calmante,
Vischio (Viscum album): ipotensivo, diutetico, antispastico

Eresia: il termine definisce una dottrina teologica che l’autorità ecclesiastica dichiara erronea e contraria al dogma della Chiesa cristiana. L’eretico incorre nella scomunica; un tempo subiva anche sanzioni penali.

Dopo le Eresia primitive dei giudeo cristiani (nazareni, ebioniti), dello gnosticismo e del marcionismo che, con il mitraismo, il sincretismo religioso, il neoplatonismo ed il manicheismo, possono considerarsi quasi come concezioni religiose a sé stanti, la prima vera Eresia, sorta nell’ambito del cristianesimo fu il montaismo.

Le Eresie cristologiche riguardano soprattutto i primi secoli della storia cristiana: arianesimo (IV secolo), nestorianesimo e monofisismo (V secolo), adozionismo (VIII secolo). Il dualismo bene-male fu al centro dell’Eresie manichea (III secolo); la libertà di scelta, al centro di quella pelagiana (V secolo); il culto delle immagini interessò l’E. degli iconoclasti (VIII secolo). Berengario di Tours (XI secolo) toccò la dottrina eucaristica. Catari (XI-XIII secolo) ed Albigesi (XII-XIII secolo) rinnovarono la problematica pelagiana.

Dal XIV secolo tutta una serie di E. ebbe lo scopo di riportare la Chiesa alla purezza evangelica (Wyclif, XIV secolo; Hus, XIV-XV secolo, ecc.) e prelusero al grande scisma protestante del XVI secolo, provocato dai teologi Lutero, Calvino, Zwingli, ecc. Nel XVII secolo sorse il giansenismo. Nel XIX diverse tendenze di impronta naturalistica si infiltrarono nell’insegnamento teologico; non si trattò però di E. vere e proprie, in quanto non rifiutarono l’autorità della Chiesa, ma la respinsero aprioristicamente:

indifferentismo, lamennaisiano, ontologismo, hermesianismo ecc. furono condannati nel Sillabo di Pio IX (1864); altra recente E., dopo quella dei vecchi Cattolici (1870), è stata il modernismo anche le voci relative alle singole E.

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