Ian Stevenson, forse alcuni di voi lo conosceranno come il più grande studioso e psichiatra di fenomeni paranormali e del mistero sulla reincarnazione, per chi non ne avesse mai sentito parlare oggi conosceremo un po’ della sua vita.
Ian Stevenson è nato nel 31 ottobre del 1918 è cresciuto ad Ottawa, il padre era scozzese ed era un importante corrispondente per il Times di Londra, sua madre invece studiava teosofia, questo avrebbe indotto Ian a interessarsi al mondo del paranormale, promuovendo o bocciando alcuni tesi di sua madre. Da piccolo ma anche poi, da adulto, spesso volte è stato costretto a rimanere a letto a causa di attacchi di bronchite, questo ha fatto si che lui si interessasse alla lettura e leggesse oltre 3500 libri.
Ha studiato medicina alla St. Andrewes University in Scozia, e alla McGill University di Montreal, ricevendo una laurea nel 1942 e una laurea in medicina del 1943, laureandosi ovviamente a pieni voti. Dopo la laurea Stevenson ha lavorato in alcuni ospedali come stagista, ha fatto alcune ricerche presso la Tulabe University sulla biochimica del tessuto di ossidazione, inoltre si è interessato a trovare spiegazioni sulle malattie psicosomatiche, e alla fine del 1940 ha lavorato presso l’ Hospital di New York come parte di una squadra esplorare medicina psicosomatica.
Dopo la formazione come psichiatra, Ian ha insegnato alla Louisiana State University, nel 1957, fu nominato capo del Dipartimento di Psichiatria presso l’università delle Virginia, dove ha continuato la sua ricerca scientifica sulle malattie psicosomatiche.
Stevenson quindi si è interessato a conoscere il comportamentismo e la psicoanalisi, e alla fine del 1950 ha passato in rassegna tutti i casi suggestivi della reincarnazione, la maggior parte dei casi dove ha potuto constatare l’esistenza della reincarnazione, sono stati fatti su bambini inferiori ai 10 anni che hanno appunto ricordato le loro vite passate. Ha iniziato così a raccogliere casi di alcuni bambini che ricordavano le loro vite passate senza l’ipnosi, in 40 anni ha raccolto più di 3.000 casi infantili che hanno suggerito la possibilità dell’esistenza delle vite passate.
Stevenson nel corso degli anni ha ritenuto che il concetto della reincarnazione fosse di fondamentale importanza per aiutare la medicina moderna nel comprendere gli aspetti del comportamento umano, infatti esso vede il fenomeno della reincarnazione come la sopravvivenza della personalità dopo la porte.