Oggi continueremo a parlare di alchimia, vedremo come i taoisti vivono l’alchimia, qual’è il loro concetto di vita eterna, e come si può raggiungere l’immortalità.
Innanzitutto rinfreschiamoci la memoria ricordandoci esattamente e in modo breve in cosa credono i taoisti; secondo il pensiero taoista esiste un’armonia universale che lega tutti i livelli del cosmo e cioè terra, uomo e cielo, per loro vale la concezione del yinyang. L’energia Yin-Yang come ben sappiamo sono i due principi che mantengono l’ordine naturale del Tao, Yin è il principio femminile, passivo ed oscuro, identificato con la luna, Yang è il principio maschile, attivo e luminoso, identificato con il sole.
Secondo la religione popolare taoista, la vita eterna non coincide con un’immortalità di matrice spirituale, bensì fisica e materiale; il termine più appropriato per renderne il concetto sarebbe quindi “longevità”. Non si parla infatti tanto di “trascendenza”, quanto di “trasmutazione” da uno stato mortale a uno stato d’immortalità, per ottenere il quale è necessario attenersi a uno stile di vita particolare.
Nelle scuole taoiste più antiche si da, quindi, più importanza all’immortalità fisica mediante le pratiche esoteriche dell’alchimia. Nel taoismo in particolare si suole distinguere tra alchimia esteriore e alchimia interna. L’alchimia esteriore consiste nell’ottenere l’immortalità grazie a una forza estrinseca, cioè tramite l’assorbimento degli elementi incorruttibili che rendono immortale l’organismo. Il taoismo più primitivo ed esoterico prevedeva vere e proprie forme di sopravvivenza del corpo, superando i limiti fisiologici dalla morte fisica, destino dei comuni mortali.
Nella lunga storia della Cina si registrano svariati casi di avvelenamento causato dalla confezione e dall’ingestione di elisir di lunga vita che i monaci taoisti prescrivevano a funzionari e imperatori.
L’alchimia interiore consiste, invece, nel conseguire la trasmutazione del corpo da mortale a immortale, intervenendo direttamente sull’organismo e sui flussi energetici che lo attraversano con la forza della mente: armonizzando il Chi e sostituendo il principio di vita a quello di morte, l’uomo diventa così in grado di conquistare l’eternità.