Torniamo a parlare della piramide di Yonaguni. L’altra certezza riguardo l’intervento dell’uomo è data dalla presenza di un portale, chiamata ‘Cancello ad Arco’, che conduce ad una strada circolare. Kimura parlando della strada ha detto:
La Strada ad Anello è una sorta di via che circonda l’edificio principale di Yonaguni. È larga sei metri in genere, anche se in alcune parti ne raggiunge 15. Questa via e tutto il palazzo sono circondati da un muretto, c’è una sola apertura che abbiamo chiamato ‘Cancello ad Arco’, perché è sormontata da un arco di pietra alto 1.70 e largo un metro.
Sono stati rinvenuti attrezzi di pietra alla base della piramide sottomarina, che presentano similitudini con alcuni utensili trovati a Taiwan, e sono asce non levigate stimate circa di 10.000 anni.
Ci sono numerose strade e pareti di roccia ricche di incisioni che sembrerebbero essere segni di una scrittura pittografia per ora indecifrabile.
Secondo Churchward gli edifici e i templi a Mu erano fatti in pietra, ed anche le strade, costruite ad arte attorno ai palazzi.
Differenti elementi, come l’impossibilità di ricondurre le cose rinvenute sul fondale a civiltà nipponica nota, fa pensare che il vecchio colonnello inglese non avesse affatto torto.
In Giappone i terremoti, maremoti e uragani sono una cosa normale, così come eruzioni vulcaniche, specialmente in tempi passati, basta ricordare il monte Fuji.
Alla domanda … chi furono i costruttori di questa opera, quali fossero le loro regole, le conoscenze, quanto fossero tecnologicamente progrediti, purtroppo sono ancora punti interrogativi.
Per ora, il professor Kimura è deciso a continuare a studiare i reperti subacquei di Yonagumi in cerca di risposte, nonostante i numerosi problemi climatici e correnti che colpiscono quel tratto di mare durante l’anno.
Noi non possiamo che sperare che le sue ricerche riescano a far luce sul mistero di Yonaguni, così da svelarci cosa si cela realmente dietro quelle enormi costruzioni, rimaste nascoste per millenni sotto le acque dell’oceano Pacifico.