Oggi, come ogni giorno da alcune settimane torneremo a parlare del vescovo Irlandese Malachia che profetizzò le successioni papali, e secondo alcuni, queste profezie sono state scritte con la collaborazione di San Bernardo e furono pubblicate per la prima volta dal benedettino dom Arnold Wion nel 1595 nel suo libro “Lignum Vitae”.
La maggioranza di queste profezie si è avverata, difatti le profezie si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato.
111 – De labore solis – Giovanni Paolo II (1978 – regnante)
Il motto potrebbe riferirsi sia al fatto che Karol Wojtyla provenga da un paese dell’est, la Polonia, sia dall’enorme lavoro di espansione del suo pontificato.
112 De gloria olivae
Il successore di Giovanni Paolo II viene definito con l’ulivo. Per alcuni, considerando l’ulivo come simbolo di pace, questo pontefice caratterizzerà il proprio pontificato incentrandolo sulla pace universale nel nome di Cristo. Secondo altri il motto potrebbe richiamarsi allo stemma del nuovo papa, come già è avvenuto molte volte per altri papi. Altri ancora fanno notare come, stando alla Bibbia, il ramo d’ulivo sia il simbolo dei Giudei. Si resta comunque nel campo delle più audaci supposizioni…
113 Petrus romanus
L’ultimo papa. Il nome è quanto mai suggestivo: Pietro fu il primo pontefice, un altro Pietro sarà l’ultimo. A costui Malachia non ha dedicato un semplice motto, bensì alcuni versi latini: “In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen.”(Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il
temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia.).