Oggi per la sezione strumenti dell’arte magica, voglio parlarvi del calderone, che è lo strumento delle Streghe per eccellenza.
Il calderone è uno strumento importante dentro il quale la strega comincia la preparazione di cibi e bevande. E’è proprio il calderone il contenitore nel quale avvengono le varie trasformazioni magiche, è il fautore di pozioni e molto altro ancora.
Per le Streghe il calderone è uno dei simboli della Dea, l’essenza della femminilità e della fertilità, ma non solo, poiché è anche simbolico per l’elemento dell’Acqua, per la reincarnazione, l’immortalità e l’ispirazione.
Le leggende celtiche sul calderone di Cerridwen hanno avuto un forte impatto sulla Stregoneria di oggi, difatti il calderone è spesso un punto focale del rituale poiché rappresenta la prosperità e l’abbondanza, nonché l’utero materno, anche se il suo aspetto chiama a sè simbologie magiche ed esoteriche.
Il Calderone poggia su un treppiedi che è simbolo del triplice aspetto della Dea, inoltre rappresenta i quattro elementi: il Fuoco fa bollire l’Acqua ce, insieme alle erbe, che sono il dono della Terra, crea vapore simbolo dell’Aria.
Il calderone, così come faceva mia nonna quando ero piccola, durante i riti della primavera viene riempito anche di acqua fresca e fiori, mentre durante la stagione invernale si accende un fuoco al suo interno per rappresentare il calore e la luce del Sole (il Dio) che ritorna dal calderone ( la Dea ). Questo rituale si ricollega ai miti agricoli, dove il Dio nasce in inverno, raggiunge la maturità in estate, e muore dopo l’ultimo raccolto.
Il vero calderone dovrebbe essere di ferro, poggiato su di un treppiede, con l’apertura più stretta del resto del corpo, ma spesso non è così, inoltre le dimensioni dei calderoni vanno dai pochi centimetri di diametro, a un metro.
Il calderone può essere uno strumento di osservazione riempiendolo di acqua ed osservando le sue buie profondità o servire da contenitore nel quale preparare le pozioni.