L’Affare del gas delle Paludi è proprio il nome che diedero per definire gli avvistamenti che avvennero ad Ann Arbor, in Michigan nel marzo 1966 poco dopo l’incidente di Exeter. Il Congresso degli Stati Uniti fu nuovamente tirato in ballo.
Il primo di questi avvistamenti avvenne sotto lo sguardo di cittadini e poliziotti, che da tre contee segnalarono di aver visto nel cielo oggetti muoversi ad una pazzesca velocità. Era poco prima dell’alba.
Le luci facevano brusche virate poi scendevano in picchiata e riprendevano quota come se niente fosse. Seguirono altre segnalzioni di “acrobazie” nel cielo della stessa zona solo alcuni giorni dopo. La domenica successiva fu il turno di Frank Mannor, un camionista uscito di casa per calmare i cani.
L’uomo, residente ad una quarantina di chilometri da Ann Arbor, vide quella che inizialmente definì come una meteora, posata sul terreno sollevarsi in volo. Si trovava vicino alla palude. Il camionista chiamò la moglie e figli perchè fossero testimoni di quanto vedeva e rimasero ad osservare l’oggetto per oltre un quarto d’ora.
Poi Mannor e suo figlio Ronnie decisero di andare a vedere più da vicino e trovarono un oggetto di forma piramidale che emetteva de luci di differenti colori, una a destra e l’altra a sinistra. Non aveva nè antenne, nè oblò, ma sembrava una specie di scogliera colrallina piena di buchi dalla quale uscivano ondate di calore.
Mentre i due guardavano scomparire la piramide la moglie di Mannor chiamava la Polizia. Quel giorno oltre cinquanta persone sostennero di aver visto quell’oggetto nella palude, tra cui diversi poliziotti.
Sei pattuglie arrivarono alla casa dei Mannor, oltre ad una folla di curiosi e più tardi alcuni agenti di Polizia, tornando ad Ann Harbor seguirono un UFO nel cielo, ma poi lo persero. Un oggetto simile fu visto anche il giorno dopo… (continua)
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