Questa vicenda ha un che di buffo per come fu riportata dai poliziotti che ne furono protagonisti. Erano due vice sceriffi impegnati con un incidente stradale nei pressi Ravenna, nell’Ohio.
Erano quasi le cinque del mattino del 17 aprile del 1966 e la centralinista della linea li avvisò di un UFO che sembrava andare nella loro direzione volando a bassa quota da ovest.
I due vice sceriffi andarono nella direzione indicata e trovarono un’automobile abbandonata. Scesero per andare a vedere e si accorsero di un oggetto scintillante a circa trecento metri al si sopra degli alberi che si muoveva verso sud.
Ad un certo punto però si fermò e cambiò direzione per andare verso di loro. I due poliziotti tornarono di corsa verso la loro macchina e iniziarono a trasmettere via radio ciò che vedevano.
Lo descrissero come un oggetto di una quindicina di metri con sopra una cupola. Da sotto usciva un fascio di luce che formava una macchia a terra. A quanto pareva riusciva a stare immobile nel cielo emettendo solamente un ronzio.
Il centralinista spedì un’auto con una macchina fotografica in modo che potessero scattare immagini all’oggetto che però iniziò a muoversi. I due vice sceriffo iniziarono così una sorta di inseguimento alla velocità di 150 chilometri all’ora.
Purtroppo sia per la loro velocità che per una malcomprensione sul numero dell’autostrada su cui erano l’auto con la macchina fotografica non riuscì a rintracciarli.
Mentre sfrecciavano verso la Pennsylvania un altro poliziotto stava ascoltando i loro comunicati via radio e quando vide l’UFO nel cielo si unì all’inseguimento, che forse in realtà non lo era.
L’UFO viaggiava a velocità molto elevata, ma quando le auto della Polizia lo perdeva no rallentava per frsi raggiugere. Il velivolo entrò in Pennsylvania e ne diedero informazione, ma sui radar non c’era niente.
I due vice sceriffi dopo aver percorso 135 ad inseguire i velivolo sconosciuto erano ormai senza benzina e dovevano fermrsi. Caso volle che alla stazione di servizio incrociarono un altro poliziotto in macchina… (continua)