Oggi voglio tornare a parlarvi della mitologia fenicia, che tra l’altro è una delle più antiche del Mar mediterraneo. La mitologia di questo fantastico popolo ha collegamenti con le mitologie Babilonesi ed egiziane. La cosmologia del popolo comincia con la simbiosi tra il Caos primitivo con una divinità, dalla loro unione venne generato l’uovo cosmico (Mot) che una volta diviso formò cielo e terra.
Il popolo fenicio era Politeista, cioè credeva in varie divinità. Gli dei vivevano nei templi, chiamati “bet”, cioè casa o palazzo, ma non ci sono pervenute statue a causa del diffuso aniconismo. Era molto diffuso il culto di stele o betili, di montagne, acque, alberi, e pietre ritenute sacre. Si credeva anche nei refaim, esseri dell’aldilà, inoltre la magia deriva da modelli egiziani, come scarabei ed amuleti ed era una pratica comune e diffusa. L’approccio alla religione da parte dei Fenici era più ritualistico che mitologico, e l’aldilà era localizzato sottoterra, ed essenziale per i defunti era ricevere una sepoltura per essere ricordati tra i vivi.
Pantheon delle divinità adorate dalle popolazioni Fenice.
Moloch: dio dei disastri, delle piaghe, dei vulcani, delle regioni infernali. A questa divinità venivano effettuati dei sacrifici, in particolare bambini. Nei tempi bui, veniva propiziato con centinaia di sacrifici. Appariva come un nero minotauro con ali da pipistrello e tre occhi gialli, mentre sputava fuoco.
Mot: Dio maggiore della morte e della siccità. Una volta favorì il figlio di El, finché venne ucciso dalla dea Anat. Ora “mangia i morti.” Il suo simbolo è una vite appassita intrecciata ad teschio.
Ousoos: Dio maggiore delle vesti, delle tinte, e del commercio. Fratello e rivale di Samemroumos.
Pataecians (Pataiko): Aiutava gli spiriti potenti del bene mandati a proteggere i fenici che navigavano. Dava anche il nome alle statuette montate sulle navi fenicie, dove essi risiedevano.
Patechus: Grande dio delle navi, della navigazione e dei viaggi oceanici. Patrono dei viaggiatori, dei naviganti e degli esploratori. I suoi servi, i Pateciani, proteggevano le navi fenicie.