Alessandro Magno, detto il Macedone, credeva fermamente nel potere profetico dei sogni e grazie a questi conquistò gran parte del mondo ai suoi tempi conosciuto. Il condottiero andava in giro con il suo oniromante che interpretava i sogni che Alessandro magno faceva la notte.
Attraverso la sua interpretazione poi il Macedone prendeva le sue decisioni. Nel 332 a.C. i suoi eserciti stavano attaccando Tiro, sulla costa del Libano quando Alessandro Magno sognò un satiro che danava sul suo scudo.
L’interprete dei suoi sogni, un certo Aristardo, anagrammò la parola greca satyros e ne uscì la frase “Tito sarà tua“. Qualche giorno dopo Alessandro sferrò un nuovo attacco e vinse conquistando la città. Lui però non fu il solo condottiero della storia ad avere sogni che gli hanno indicato la via da seguire per la conquista, o la ritirata.
Tre secoli dopo Alessandro Magno pare che anche Giulio Cesare ebbe i suoi sogni e proprio la notte prima di passare il Rubicone alla conquista di Roma. Seguì il sogno e conquistò la città, ma perse la vita non dando ascolto ad un sogno nel quale la moglie lo metteva in guardia contro le “idi di marzo”.
Anche un altro uomo della storia, lo stratega Napoleone Bonaparte, si ispirò ai sogni e lo fece per programmare le sue campagne. Si dicesse le mettesse a punto il mattino dopo aver preso appunti per non dimenticare le visioni notturne. Prendeva poi i suoi soldatini di piombo e li disponeva per realizzare le sue strategie.
Narravano che alla vigilia della battaglia di Waterloo, dove perse rovinosamente, sognò un gatto nero che attraversava i due schieramenti militari e che vide le sue truppe decimate. In questo caso Bonaparte decise di non dar credito alla visione. Accanto a questi uomini dai nomi e dalle storie importanti ci ono altre persone che fanno orribili sogni premonitori, è il caso di un soldato tedesco durante la Prima Guerra Mondiale.