Non è difficile fare un ritratto completo di un lupo mannaro che si presenti in forma umana. Hanno sopracciglia cespugliose unite al centro e denti rossi, il dito medio molto lungo, unghie larghe con la forma della mandorla e le orecchie basse e all’indietro.
I lupi mannari sono spesso assetati, hanno la bocca arida e, secondo lacuni, come le streghe non sono capaci di piangere. La loro pelle è ruvida e tagliuzzata, graffiata dagli arbusti del bosco dove corre dopo essersi trasformato.
Inoltre il colore dell’epidermide è giallastro o grigiastra e piuttosto pelosa, come si può immaginare. Oltre alle caratteristiche fisiche il lupo mannaro ha anche particolarità comportamentali e caratteriali che lo contraddistinguono.
Tra queste la preferenza alla vita notturna invece che diurna e sta sempre solo. Questo lo porta a volte ad avere profonde crisi di malinconia e quando è in questo stato frequenta cimiteri, dove a volte dissotterra un cadavere per poi mangiarselo.
Per il lupo mannaro il mese in cui è più crudele è febbraio, almeno così si narra in una delle descrizioni fatte di questi uomini lupo, nel libro del 1600 di Tommaso Garzoni. A quanto si racconta la trasformazione avveniva utilizzando vari procedimenti. Qualcuno sosteneva che facessero come le streghe e si spalmassero sul corpo unguenti magici e balsami.
Gli ingredienti erano di volta in volta diversi, però parecchi contenevano alcaloidi psicoattivi che avevano effetti allucinogeni e potevano creare illusioni di trasformazioni che in realtà nn avvenivano.
I due component più utilizzati dai licantropi sembravano essere la morella furiosa e il giusquiamo che assorbiti dalla pelle oppure ingeriti, provocavano queste illusioni. All’introduzione poi dell’alcool questi preparati divennero ancor più attivi e in più facevano anche sortilegi.
Venivano fatti all’interno di un cerchio magico disegnato sul terreno., questi però a quanto veniva riportato servivano per far diventare licantropi chi lo desiderava, mentre in passato per diventare lupi mannari si doveva essere maledetti.