Altra storiella interessante è quella di Noè e della sua arca. C’è da dire che il concetto di grande alluvione era onnipresente nel mondo antico, oltre 200 differenti citazioni sono state trovate.
Per esempio ce ne è una risalente al 2600 a.c., la leggenda di Gilgamesh, che parla di una grande alluvione ordinata da Dio, di un’arca che trasportava animali da trarre in salvo, e la liberazione e il ritorno di una colomba, che corrispondono del tutto alla storia biblica.
Diversamente dalla Bibbia, questa storia è stata considerata una leggenda.
Dopo Noè, passiamo alla storia di Mosè: colui che dopo essere natio fu messo in una cesta e abbandonato in riva al fiume Nilo, in modo da evitare l’infanticidio. Mosè venne salvato dalla figlia dei reali e da lei venne cresciuto come un principe.
La storia in tutto e per tutto è stata rubata dal mito di Sargon di Akkad del 2550 a.c.. Andiamo a capire il perché: Sargon appena nato, fu messo in una cesta in modo da evitare l’infanticidio e abbandonato lungo un fiume. Verrà poi salvato e cresciuto da Akjki, una levatrice di una famiglia reale.
Altra copia è che Mosè era conosciuto come il portatore delle leggi, dei 10 comandamenti, la legge inviata da un Dio ad un profeta su una montagna, tema ricorrente molto antico. Mosè è solo un altro portatore di leggi divine poiché come lui vi è una lunga schiera figure identiche.
A Babilonia, a Nemo venne dato l’incarico di ritirare le tavole delle leggi sulla montagna per poi darle al suo popolo, non solo anche in India Manou era il grande portatore di leggi, a Creta, Minos ascese il monte Dicta dove Zeus gli diede le leggi, in Egitto fu Mises a portare le tavole di pietra sulle quali c’erano scritte le leggi di Dio.
I 10 comandamenti? Sono ripresi integralmente dalla formula magica n. 125 del Libro Egizio dei Morti.
– io non ho rubato
– io non ho ucciso
– io non ho detto bugie
10 Comandamenti:
– non rubare
– non uccidere
– non dire falsa testimonianza