Demoniaci: Cristiani eretici, i quali ritenevano oche con il Giudizio Universale si sarebbero salvati tutti gli esseri, anche gli stessi demoni.
Demonismo: Tipico aspetto delle religioni primitive, per le quali tutti i fenomeni naturali non sarebbero che la conseguenza di una lotta tra esseri superiori, divinità demoniache del bene e del male tra loro opposte.
- Demonologia: Dottrina che si interessa delle credenze diffuse in molte religioni verso esseri soprannaturali e malefici, denominati demoni. È coinvolta anche nella liberazione di individui posseduti dal demonio, che vengono sottoposti alla pratica dell’esorcismo.
Demotico: Dal δεμοτιχοζ, è il nome di una scrittura corsiva usata in Egitto dal VII-VI secolo a.C. fino alla caduta dell’impero romano, in atti pubblici, documenti privati, testi sacri ed in epopee nazionali, come semplificazione dello ieratico e del geroglifico. È caratterizzata dalla riduzione dei segni, da forme verbali analitiche, dalla scomparsa della congiunzione per suffissi e da sostantivi composti. Sviluppo del neo-egiziano del Nuovo Impero (1400-700 a.C.), il D. fu sostituito dal copto, ultima fase della lingua parlata che, accanto ai caratteri greci, conservò sette segni del D. I documenti più antichi in D. non ci sono pervenuti, ed i primi che si conoscono sono quelli relativi alla conquista dell’Alto Egitto da parte dei sovrani saititi (da Sais), mentre la più recente iscrizione in D. risale al 474-491 d.C
Dharana: Pratica dello Yoga, consistente nel concentrare la mente su un unico punto, in modo da liberarla da qualsiasi distrazione, da ogni pensiero, predisponendola così alla meditazione.
Dharma: Dal sanscrito dhr, fissare, e dal pali dhamma, definisce il complesso delle prescrizioni morali, religiose e legali che costituiscono il codice della disciplina cui doveva attenersi il fedele del brahmanesimo (indù). Nella metafisica buddhista il D. comprende le forze ultime (facoltà sensoriali, vizi, virtù, forza vitale, ecc.), e non ulteriormente riducibili, in cui tutta la realtà si risolve, e che nascono e muoiono in funzionale dipendenza reciproca: forme fenomeniche della legge universale.
Dhyana: Termine sanscrito indicante i diversi atteggiamenti di concentrazione mentale che, attraverso un continuo processo di meditazione e di arsione di quanto tende ad ostacolare l’ascesi spirituale, rendono possibile la liberazione definitiva. L’ultimo stadio di tale processo, che prelude al Nirvana, assume il nome di “Dhyana arupico”. In esso avviene il superamento del conscio e dell’inconscio. Corrisponde al termine giapponese Zen