I giganti sono realtà o fantasia? Se dovessimo dar retta agli studi di questi ultimi due secoli dovremmo propendere semplicemente per la seconda ipotesi. Eppure c’è qualcosa che non torna propriamente.
Maya
Manufatti Maya occultati per 80anni dal governo messicano … previsto contatto con gli alieni?
In una conferenza, portata anche su siti internet di UFO il 15 dicembre 2011, ed ora rimosso da YouTube, il dottor Nassim Haramein ha mostrato una presentazione di manufatti Maya, occultati dal governo messicano.
2012-2116 Gli anni predetti – un libro da leggere!
Se siete alla ricerca di un libro interessante da leggere vi consiglio “2012-2116 Gli anni predetti. I Maya e il futuro del mondo. Una guida alla comprensione della profezia” di Alfredo Pochet, edito da Cerchio della Luna Edizioni.
Europei di calcio 2012: sport e spettacolo o sacrificio rituale? (parte I)
Piccoli e grandi gesti della vita quotidiana come recarsi al distributore di carburante a far rifornimento o andare in compagnia di chi ci sta a cuore ad un fast food o assistere ad un evento sportivo, apparentemente possono non avere nulla in comune.
5 giugno 2012 perchè la fine del mondo
Come promesso nel post di sabato, oggi continueremo a parlare della profezia Maya del 5 Giugno 2012, dove si presuppone che l’allineamento Terra, Sole, Venere porterà ad una serie di calamità naturali che distruggeranno la Terra causando la fine del mondo. Vari studiosi, al contrario delle altre volte, non sottovalutano questa ipotesi, perché da quando il pianeta Venere si sta allineando con la Terra ed il Sole ha causato già vari terremoti ed eruzioni vulcaniche, di vulcani ormai spenti da tempo.
5 giugno 2012: Allineamento Terra-Venere-Sole
Quante fine del mondo abbiamo passato indenni, senza che nulla accadesse realmente? La prossima fine del mondo si prospetta il 5 giugno 2012, quindi fra un mesetto, a detta del calendario Maya, ogni volta che la Terra, il Sole e Venere si allineano una catastrofe si abbatte sulla terra, spazzando tutti via. Di tutte le fine del mondo che abbiamo sentito in questi secoli, forse questa è la più vera.
Stele Maya smentisce la data della fine del mondo del 23 dicembre 2012
Ecco una notizia scoperta e data da poco: dal Brasile Anna Baraldi Holst ci mette al corrente che in Messico, a Villahermosa nello stato del Tabasco, c’è stata una conferenza stampa dove è stata mostrata al pubblico parte della stele Maya in pietra calcarea denominata “Monumento 6” che è stata rinvenuta sulla collina di Tortuguero, a Macuspana, nel 1958. La stele, seppur incompleta, smentisce la data della fine del mondo datata 23 dicembre 2012.
L’antropologo José Luis Romero, vice direttore dell’INAH (l’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia di Città del Messico), ha dichiarato al riguardo che “in quel poco che possiamo vedere, in ogni lato della stele, è impressa la data del 23 dicembre 2012, in cui si prevede l’arrivo di un signore del cielo, in coincidenza con la chiusura di un numero di cicli”.
Quindi, la data incisa sulla pietra, rimanda a Bactum XIII, corrisponde all’inizio di una nuova era e non alla fine del mondo.
Bambini indaco, mistero, poteri, futuro della razza umana e 2012 – parte 4
Gli “Starseed” sono, come si diceva, un discorso a parte. Sono “anime” umane solo in parte ed estremamente evolute, brillanti come stelle. Nascono con la consapevolezza di sé e con un bagaglio di conoscenze che possiamo solamente sognarci.
Percepiscono i pensieri delle persone che hanno intorno, sono in grado di leggere loro dentro, di capire chi sono e come sono, come agiranno e si comporteranno. I bambini delle Stelle hanno in sé l’impulso a far del bene e assomigliano di più al padre, che non li abbandona mai ed è la loro guida spirituale.
Non sono umani al 100%, difatti hanno una componente extraterrestre, arrivati qui da un altro mondo hanno il compito di assistere l’umanità attraverso l’ingresso nella Nuova Era, il 2012. Gli Starseed, o figli delle Stelle, spesso si sentono soli e sanno di non essere originari di qui. In genre il loro vero genitore è quello che non è sulla Terra, oppure sono figli di Starseed già sulla Terra da tempo.
Civiltà Maya, tra storia, cultura, profezie e scienza
La cultura Maya non è del tutto scomparsa e le persone che rimangono vivono per la maggior parte tra il Messico e il Guatemala e nello Yucatan. Ciò che cercano faticosamente di fare è mantenere le loro tradizioni religiose e culturali. Vestono copiando gli antichi vestiti, parlano lingue ormai quasi estinte e non apprezzano l’ammodernamento che sta avvenendo nelle loro città.
In queste comunità l’importanza maggiore la rivestono i vecchi saggi che tramandano culture e tradizioni, cantando vecchie preghiere e offrendo sacrifici nell’acqua, ovviamente non umani. Nonostante le incursioni di civiltà esterne conservano ancora l’aspetto dei loro avi, difatti sono alti circa un 1,50 mt, con la stessa corportura e colore degli occhi.
Si stanno sempre più isolando dal resto del mondo rimanendo indietro. La percentuale di scolarizzazione è molto basse e il tasso di analfabetismo elevato.
Civiltà Maya, tra storia, cultura, profezie e scienza
Per i Maya il sangue e l’acqua erano il mezzo per giungere al divino e posti come basi della vita, servivano quindi da collegamento tra il mondo umano e le divinità.
Questo popolo precolombiano aveva la convinzione dell’esistenza di un Essere Supremo, creatore del cielo e della Terra, chiamato Hunah Ku. Insieme a lui altre divinità tra cui Itzamnà, il Dio del Sole e la sua compagna Ixchel, con il loro figlio Bacab, KuKulcan, il famoso serpente piumato, rappresentato in tante iscrizioni come protettore dei sacerdoti.
Il nome con cui è particolarmente noto è Quetzalcoatl, che significa appunto serpente piumato, qui nelle vesti umane. I Maya non erano l’unico popolo a crederci difatti ha sempre rappresentato una delle più importanti divinità per le culture meso-americane.
Civiltà Maya, tra storia, cultura, profezie e scienza
Tra le civiltà precolombiane quella Maya era certamente la più evoluta e, a ben guardare, vi possiamo trovare forti collegamenti con la nostra. Per esempio anche loro praticavano il gioco del calcio, anche se in modo molto differente.
Il campo da calcio più antico risale a 25 secoli fa ed è stato trovato nei pressi della città di Merida, nello Yucatan, durante gli scavi per la costruzione di abitazioni.
Per i Maya il calcio non era solamente un gioco, ma rappresentava il rito della creazione della Luna e del Sole, dopo la partita tra gli dei Ixbalanqué e Hunahpu con il Sottomondo.
Civiltà Maya, tra storia, cultura, profezie e scienza
Gli studiosi ritengono che nei grandi centri civico-cerimoniali circolasse un gran numero di manoscritti e questa ipotesi è avvallata dalle asserzioni del vescovo Diego de Landa.
Purtroppo ai giorni nostri restano solamente quattro testi noti come i Codici di Dresda, Codice di parigi, Codice di Madrid e Codice di Grolier, solo frammentario.
Il più antico dei quattro codici è quello di Dresda, risalente approssimativamente al XIII secolo d.C. e somiglia molto ad un trattato di divinazione e astronomia.
Civiltà Maya, tra storia, cultura, profezie e scienza
Di tutte le civiltà presenti nella Mesoamerica i Maya sono considerati il popolo in cui scienze ed arte erano più sviluppate. La loro storia copre un periodo di tremila anni, in una superficie di territorio vastissima, diviso in tre: pre-classico, classico e post-classico.
Erano bravissimi nell’architettura, tanto che crearono centri cerimoniali e città minori che hanno resistito allo scorrere implacabile del tempo.
Una particolarità di questo popolo era la numerazione, fatta solamente con tre simboli e la presenza dello zero nella loro numerazione. A parte loro questo concetto era stato di Indù e babilonesi. Il concetto astratto delle zero in Europa venne introdotto solamente nel Medioevo.
Civiltà Maya, tra storia, cultura, profezie e scienza
Il Popul Vuh, “Libro della Comunità” o “del consiglio”, è il più completo e conosciuto testo sacro del popolo Maya Quiché del Guatemala e inizia con il mito della Creazione. Oltre a raccontare delle origini tratta di miti, leggende, storia antica, migrazioni e contatti avuti con le altre popolazioni della zona, olmechi, toltechi e Maya dello Yucatan.
Nel manoscritto Maya si trovano anche cenni di un grandissimo diluvio avvenuto 12.000 anni fa che spazzo via una parte del continente americano, quella che tutti chiamiamo Atlantide da cui gli stessi Maya discenderebbero.
Nel 1864 uno studioso francese Charles-Etienne Brasseur de Bourgourg in una biblioteca di Madrid trovò un trattato in cui c’era la chiave di lettura del complesso alfabeto utilizzato dai Maya.