Oggi torneremo a parlare di Mitologia Nordica, più precisamente di divinità, che nella loro tradizione erano divise in Aesir e Vanir.
La tradizione dice che le due fazioni, in passato si facevano guerra l’una contro l’altra e che dopo numerose battaglie trovarono un concordato di pace, unendosi in matrimoni misti e restituendosi gli ostaggi.
Ovviamente, la prima divinità che analizzeremo è Odino, Re indiscusso di tutti gli Asi, divinità della guerra, bellissimo e che con la sua lancia Gungir riesce a sconfiggere qualsiasi avversario.
I guerrieri di Odino venivano chiamati Bersekir ed erano abbigliato con pelli di orso o lupo e letali in battaglia, poiché qualsiasi cosa trovavano d’intralcio, non si risparmiavano ad abbatterla.
La saggezza di Odino si deve alla fonte di Mimir, dalla quale riuscè a bere solamente dopo aver dato in sacrificio il suo occhio. La sua popolarità è incisa ovunque, egli era il padre della poesia, dio del tempo e universo, delle rune e della magia, colui che rimasse appeso nove giorni e notti a testa in giù con una lancia nel petto, e che diede alle rune il potere di far comunicare gli uomini con le divinità.
Odino aveva altri nomi, poichè era abile nel cambiare aspetto, egli si chiamava anche: Wotan, Har, Lafnhàr, Tridhi, Herran, Herian, Nikarr, Hnikarr, Nikuz, Hnikudhr, Fiolnir, Ómi, Biflidhi, Svidharr, Svidhrir, Vidhrir, Ialg, Ialkr, Allfodhr, padre degli dei, Valfodrm, padre delle uccisioni, Sidfodr, padre di vittorie, Veratyr, signore degli uomini, Farmatyr, dio delle navi cariche, Bileyge e Baleygr, Glapsvidir, lesto all’inganno, Fjolsvidir, largo di senno e Oski.
I suoi due corvi, Munnin e Huggin lo informano sempre su ciò che accade, mentre i lupi Freki e Geri, oltre che l’Affamato e il Divoratore, gli sono sempre accanto. Il suo cavallo Sleipnir possiede otto zampe, è di color grigio, veloce ed i suoi denti sono delle rune.
Odino ebbe una folta progenie, con madre terra Jord ebbe Thor, con la Dea Frigg ebbe Braga che sposò Iduna, con le Ondine ebbe Heimdall, con la Dea Rinda ebbe Wali.
La prossima volta vedremo le altre divinità.
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